Corona di Alloro per neolaureati
Le corone di laurea in alloro rappresentano il simbolo perfetto di un traguardo raggiunto dagli studenti universitari. Questo simbolo ha radici antiche nella tradizione greca, dove l'alloro veniva utilizzato per premiare i vincitori di competizioni sportive e di competizioni letterarie.L'alloro è stato scelto come simbolo della vittoria e del successo perché era considerato un albero sacro dagli antichi greci, in quanto associato alla divinità Apolline. Inoltre, le foglie di alloro erano utilizzate per creare corone, che venivano indossate dai vincitori delle competizioni come segno di onore e prestigio. Con il passare del tempo, l'uso delle corone di alloro si è diffuso in Europa e in America come simbolo di celebrazione per coloro che hanno raggiunto un obiettivo importante.Le corone di laurea in alloro sono diventate particolarmente popolari tra gli studenti universitari, che le indossano durante le cerimonie di laurea come simbolo di orgoglio per il loro successo accademico.
Puoi scegliere la corona di laurea perfetta, è importante scegliere una corona che rispecchi il proprio stile e la propria personalità, in modo da poterla indossare con orgoglio durante la cerimonia di laurea e conservarla come un prezioso ricordo nel tempo.
Il lauro della vittoria e della poesiaAlloro pianta consacrata al sole, simbolo di Vittoria e di Vaticinio
Una pianta un tempo sacra, solare non poteva non suggerire il simbolo della sapienza e della gloria della vittoria, una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi mitici e costituiva il massimo onore per un poeta che diveniva un poeta laureato. Da qui l'accezione figurativa di simbolo della vittoria, della fama, del trionfo e dell'onore. Simbolo assunto poi dai cristiani per alludere sulle tombe dei martiri, nelle catacombe, alla loro vittoria spirituale e alla vita eterna.
L'alloro, Apollo, Dafne e Gian Lorenzo Bernini
ha rappresentato la scena di ciò che accadde tra Apollo e Dafne ed Eros nella scultura custodita alla Galleria Borghese di Roma, riuscendo prodigiosamente a evocarne il dinamismo nel marmo.“Ma l'amore del dio era più veemente del sortilegio. Apollo poggiò la destra sul tronco dell'albero e sentì che sotto la corteccia il petto riluttante della ninfa continuava a palpitare, e ne stringeva appassionatamente i rami, abbracciandoli.«Se non puoi esser mi sposa» sospirava «sarai almeno la mia pianta. O Dafne [lauro in greco), di te si orneranno per sempre i miei capelli, il turcasso e la cetra. E come il mio giovane capo biondeggia eternamente, cosi tu ti fregerai per sempre di verdissime foglie.»
Mentre parlava, chioma dell'albero ondeggiando dolcemente sembrò cedere infine all'amore del dio.Apollo a quel punto mise la pianta di Alloro nel suo giardino e giurò di portarne sul suo capo in forma di corone per sempre, e disse che allo stesso modo facessero i Romani durante le sfilate in Campidoglio. Sarebbe stato proprio Apollo, infatti, a rendere questo albero sempreverde. All'alloro era connesso anche il potere della divinazione.